Sambuca, Zabut fino al 1923, fu fondata dall’Emiro Al Zabut (Lo Splendido) subito dopo lo sbarco arabo in Sicilia nell’827. Le chiare origini arabe sono testimoniate dalle presenza della fortezza di Mazzallakkar sul Lago Arancio e del quartiere Saraceno con i suoi caratteristici vicoli.
A Nord di Sambuca è situato il monte Adranone un insediamento greco-punico (Vll-VI sec. a.C.) con il quartiere artigianale, l’acropoli e 5 km di mura di cinta. Si tratta del più alto insediamento punico del Mediterraneo. A Sud, nella Valle dei Mulini, il lago Arancio.
Città di Cultura, Sambuca di Sicilia è rinomata anche per l’artigianato e la produzione di vini di ottima qualità.
Il Museo di Palazzo Panitteri
Il palazzo Panitteri inizialmente era un fortino addossato alle mura che circondavano la città araba di Sambuca, oggi il settecentesco palazzo è di proprietà del Comune ed ospita il museo archeologico “Palazzo Panitteri” che ospita i reperti dell’insediamento greco-punico di Monte Adranone. Un allestimento museale che valorizza le preziose testimonianze archeologiche del territorio sambucese. Le due sezioni principali del museo sono denominate “la città dei Vivi” e “la città dei Morti”. Alcune sale sono dedicate alle aree sacre e di abitato individuate nell’antico sito. Esposti anche i ricchi corredi della necropoli.
Il Teatro Comunale L’Idea
Il Teatro Comunale di Sambuca di Sicilia, gioiello di epoca modernista con sala d’impianto tradizionale è opera di maestranze artigiane locali. Lo splendido Teatro, costruito tra il 1848 e il 1851, presenta una classica forma a ferro di cavallo con volta a cupola schiacciata. Al suo interno si può notare un ampio palcoscenico, tre ordini di palchi e la platea, per una capienza massima di 264 posti.
Il Lago Arancio
E’ un bacino artificiale situato nel territorio di Sambuca di Sicilia, con una superficie di circa 3,7 Kmq. Lo specchio d’acqua rappresenta un habitat ideale per numerosi uccelli migratori che trovano ristoro nelle sue sponde. Le specie acquatich e che popolano il bacino sono costituite in prevalenza da carpe e trote. È interessante notare che quando il livello dell’acqua si abbassa è possibile intravedere i resti della fortezza di Mazzallakkar che testimoniano la presenza degli arabi in queste terre. La zona si presta alla visita in tutti i periodi dell’anno.
Istituzione Gianbecchina
Dedicata al famoso pittore sambucese Giovanni Becchina, noto come Gianbecchina. Nelle sue tele racconta, la Sicilia del Novecento con i colori della solarità mediterranea più pura, sapendo cogliere l’autenticità dell’animo siciliano nella sua complessità spesso contraddittoria. L’Istituzione Gianbecchina, che ha la sua sede rappresentativa presso il Palazzo Comunale, espone tutte le opere donate da Gianbecchina alla sua cittadina, nella chiesa di San Calogero.
Monte Adranone
Per la prima volta il nome del sito Adranon emerge da un riferimento letterario fornitoci da Diodoro Siculo in relazione alla descrizione di alcune vicende relative alla prima guerra punica, culminata con la conquista romana del territorio, avvenuta attorno al 260 a.c. Le campagne di scavo susseguitesi con sistematicità a partire dal 1968, hanno confermato la veridicità della fonte letteraria e soprattutto hanno ricostruito attraverso le testimonianze materiali, le complesse vicende delle popolazione che nei diversi periodi si sono insediate nel sito. Seguendo l’itinerario è possibile visitare la necropoli, il sistema difensivo, le mura e la Porta sud, la fattoria, il Santuario delle Divinità Ctonie, il Santuario punico sotto l’acropoli, l’acropoli, l’area sacra punica e il Tempio punico.